“Carta della cultura giovani” e “Carta del merito”
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Finché amore non ci separi
Ci sentiamo oggi di dar ragione a un lungimirante Umberto Eco. Lo scrittore parecchio tempo prima che l'esplosione fosse evidente e di scala mondiale, lo aveva detto senza mezzi termini:
"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli. Prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli".
Le cronache da Facebook, da Twitter e dai vari social, che già lavorano in cerca di una possibile attestazione di autorevolezza, ci narrano di un Paese che sembra tornare indietro. Negazionista fino anche a Galileo, con la Terra che non gira intorno al sole.
Tra i battibecchi tra no-vax e medici, tra dubbi sull'Uomo che sia andato sulla Luna davvero e quelli che parlano di OGM ma non sanno gli OGM cosa sono, insomma nella giungla digitale quotidiana, compare un manuale che è di sopravvivenza, visto l'andazzo delle cose. Si tratta di "Scemocrazia" di Massimiliano Parente, un utile bignami corredato dalle utili prove scientifiche al seguito, per destreggiarsi tra complottismo e malinformati vari, per poter mantenere la conversazione sulla bacheca dello zio che rimpalla a caso video che mostrano come l'11 settembre sia tutta una macchinazione dei media al soldo dei poteri forti senza cedere al primo "ma che parlo a fare?".
Scemocrazia è un libro contro il pensiero comune che smonta tanti cliché della nostra società che crediamo moderna anche se spesso non lo è affatto, un libro di satira contro i luoghi comuni, le mode e ogni credenza non razionale.