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Grafia musicale e segno pittorico nell'avanguardia italiana (1950-1970). Ediz. illustrata - € 36,60

<p>Autore: </p> <p>Editore: De Luca Editori d'Arte</p> <p>Pagine: 167</p> <p>Il rapporto tra suono e segno, o meglio, tra arte sonora e arte visiva, tra musica e pittura, ha rappresentato nell'immediato dopoguerra, a livello internazionale, ma con un inconfondibile valenza e caratterizzazione anche in Italia, un momento storico della nostra cultura, spesso trascurato nei pur sostanziosi studi sugli anni '50-'60, anni in cui l'interferenza tra musica e pittura Ú stata realmente studiata e messa alla prova. Le lezioni sull'alea tenute nel '58 a Darmstadt da John Cage, il concetto di opera aperta pubblicato nel '62 da Umberto Eco, ed altri esempi offerti dalle riviste "L'Esperienza moderna" e la palermitana "Collage", contribuirono ad una effettiva interferenza tra le due espressioni artistiche. Da qui la necessità di inventare un inedito sistema grafico che andava a comporre le partiture-quadro, oggetto di questa pubblicazione; opere il cui bivalente valore - figurativo e musicale insieme - ben esprimeva la violenta reazione ad una tradizione culturale allora avvertita come stanca e obsoleta. Ed Ú proprio nella comune ricerca grafica e musicale che risiede il significato storico di queste opere. Il fenomeno ebbe una risonanza che percorse tutto iI nostro paese. A Milano, con mostre di partiture e dibattiti alla Galleria Blu e con le ricerche presso la sede di Fonologia della RAI, a Roma con l'attività svolta da Nuova Consonanza, e infine a Palermo dove le Settimane musicali di Nuova Musica costituirono il vero crogiuolo dell'avanguardia musicale.</p>


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Grafia musicale e segno pittorico nell'avanguardia italiana (1950-1970). Ediz. illustrata

Ref. 9788865571125

Autore:

Editore: De Luca Editori d'Arte

Pagine: 167

Il rapporto tra suono e segno, o meglio, tra arte sonora e arte visiva, tra musica e pittura, ha rappresentato nell'immediato dopoguerra, a livello internazionale, ma con un inconfondibile valenza e caratterizzazione anche in Italia, un momento storico della nostra cultura, spesso trascurato nei pur sostanziosi studi sugli anni '50-'60, anni in cui l'interferenza tra musica e pittura Ú stata realmente studiata e messa alla prova. Le lezioni sull'alea tenute nel '58 a Darmstadt da John Cage, il concetto di opera aperta pubblicato nel '62 da Umberto Eco, ed altri esempi offerti dalle riviste "L'Esperienza moderna" e la palermitana "Collage", contribuirono ad una effettiva interferenza tra le due espressioni artistiche. Da qui la necessità di inventare un inedito sistema grafico che andava a comporre le partiture-quadro, oggetto di questa pubblicazione; opere il cui bivalente valore - figurativo e musicale insieme - ben esprimeva la violenta reazione ad una tradizione culturale allora avvertita come stanca e obsoleta. Ed Ú proprio nella comune ricerca grafica e musicale che risiede il significato storico di queste opere. Il fenomeno ebbe una risonanza che percorse tutto iI nostro paese. A Milano, con mostre di partiture e dibattiti alla Galleria Blu e con le ricerche presso la sede di Fonologia della RAI, a Roma con l'attività svolta da Nuova Consonanza, e infine a Palermo dove le Settimane musicali di Nuova Musica costituirono il vero crogiuolo dell'avanguardia musicale.

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